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  • Autore: Babypass
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IL PRIMO INGOIO - Lecce Trasgressiva

La nonna mi portò la colazione a letto che erano solo le 10,30, non poteva sapere che ero andato a letto alle sei circa , si avvicinò per darmi un bacio, mi scostai, avevo paura sentisse l’odore dello sperma che avevo ancora nel naso, e sicuramente ne avevo appiccicato al viso, come potei constatare dopo, evitavo di guardarla; pensavo potesse accorgersi di quel che avevo fatto. Lei dopo avermi detto di non fare tardi , uscì dalla camera richiudendo la porta. Infilai la mano sotto le coperte e mi accorsi di avere i peli del cazzo attaccati tra loro, avevo goduto la notte senza accorgermi, avevo sicuramente sognato ma non mi riusciva di ricordare il sogno, sicuramente avevo sognato il sesso di Stefan. Mi misi a bere il latte e lo trattenevo in bocca prima di ingoiarlo, pensai che mi sarebbe piaciuto se invece di latte fosse stata la crema di Stefan. Ripensando a quel che avevo fatto poche ore prima, mi venne il desiderio di infilare un dito nel culetto, provai ma mi accorsi che ero asciutto, e mi venne in mente di fare una porcata , bagnai il dito nel latte e lo spinsi nel buco, mi faceva male non ci riuscivo; compresi che serviva qualcosa più lubrificante, mi alzai e andai in bagno. Appena ebbi richiusa la porta, il mio sguardo si posò sulla “nivea” dopo sole; presi il tubetto e dopo essermi unte le dita poggiai la gamba destra sul water piegandomi leggermente in avanti e cominciai a ungere tutto il buco, addirittura spruzzai direttamente la crema all’inizio del foro. Ero tutto unto, massaggiavo sia il foro che l’interno del culo, feci colare della crema sul cazzo e cominciai a segarmi con la mano libera. Ero costretto a trattenere i gemiti di piacere per non farmi sentire, il dito entrava in maniera fantastica,lo spingevo sempre di più e a quel punto provai ad infilarne due. Una volta dentro, li facevo roteare, provavo ad allargarli sino ad avvertire dolore, ed a quel punto mi sborrai in mano. Provai a leccare la sborra dalla mano ,ma il sapore misto a quello della nivea mi disgustò.
Il pomeriggio mi vidi con Stefan e decidemmo di prendere l’aperitivo al baretto sulla spiaggia. Mi resi conto che solo il fatto di vederlo mi faceva star bene, indossava solo dei pantaloncini bianchi che lasciavano intravedere la forma del suo sesso. In quel momento se me lo avesse chiesto mi sarei abbassato per baciare quel gonfiore. Parlammo di tante cose, volle sapere come trascorrevo l’inverno in Italia, dissi che essendo i miei separati andavo a scuola a Milano dove risiede mia madre,mentre tutte le feste le passavo a Napoli dove vive mio padre, ed aggiunsi che a Milano “filavo” con una mia compagna di scuola. Lui volle sapere se con lei facessi sesso, io risposi che mi faceva godere tra le sue cosce, ma non era vero ,”ero riuscito solo a farmi masturbare ” e ripensandoci, godo di più e meglio se mi masturbo da solo.
Stefan mi guardava sorridendo, ed a quel punto disse che sin dall’anno scorso si era accorto di essere attratto da me , quello che lo colpiva maggiormente, erano i miei lunghi capelli ed il mio culetto tondo e sporgente “come quello di una ragazzina” aggiunse. Purtroppo mi vedeva molto piccolo ed oltretutto molto controllato dai nonni. Io lo interruppi dicendo che oltre ad essere cresciuto, avevo convinto mia madre a dire ai nonni di darmi tutta la libertà che volevo altrimenti non sarei più andato con loro , infatti potevo entrare ed uscire a mio piacimento senza alcun orario. Stefan con fare disinvolto “il baretto era pieno di gente” si allungò sulla sedia e con il ginocchio si poggiò sulla mia coscia, lo lasciai fare , lui a quel punto mi chiese se quanto accaduto tra di noi mi fosse piaciuto e sino a che punto mi sentissi di continuare a “giocare”. Io risposi che dopo un primo momento di stupore e vergogna, mi era piaciuto ; aggiunsi che non sapevo sino a che punto avrei continuato a giocare. Stefan mi chiese se mi fossi masturbato ripensando a quanto avevamo fatto. Rimasi a lungo in silenzio; poi raccontai l’episodio del latte trattenuto in bocca e delle dita con la nivea nel culetto. In quel momento avvertì un gran caldo sulle guance per cui compresi di essere diventato rosso. Ci alzammo e ci dirigemmo verso casa, nel breve tragitto che facemmo, Stefan mi disse che era abbastanza evidente mi fosse piaciuto quanto accaduto tra noi, ed aggiunse che in me era predominante una componente passiva. Io a mia volta chiesi cosa volesse dire con “componente passiva”, lui mi disse che avrei avuto modo di scoprirlo da me. Giunti nei pressi delle rispettive abitazioni , dopo essersi guardato in giro, prese la mia testa e mi baciò dandomi la sua lingua da succhiare, mi sentivo le gambe molli mentre mi stringeva a se riempiendomi la bocca di saliva che io prontamente deglutivo . Si staccò dicendo che ci saremmo rivisti dopo cena ed aggiunse di avvertire i miei che saremmo andati in paese a fare un giro. Non appena ebbi finito di cenare, mi precipitai fuori, lui era già li ad attendermi, scoppiammo a ridere notando che eravamo entrambi vestiti di bianco, l’unica differenza tra di noi era lo zaino che portava a tracolla,poi mi disse di rientrare e prendere la “nivea”. Al momento non compresi cosa intendesse fare, ma feci quel che mi chiese . Notai che non ci dirigemmo sulla stradina che portava in paese, ma mi condusse su un sentiero che costeggiava la spiaggia sino a raggiungere una zona rocciosa che conoscevo per esserci stato di giorno ma mai di sera. Camminavamo molto vicini, il sentiero era molto buio in quanto costeggiava un boschetto, e pensai che se non ci fosse stato lui avrei avuto paura. Stefan prendendomi la mano mi disse che quella sera avrebbe visto sino a che punto mi era piaciuto quanto era accaduto tra noi ,io non risposi ma mi strinsi a lui. Giungemmo su una piccolissima baia nascosta dalle rocce che la circondavano. Stefan mise fuori dallo zaino un telo molto grande e dopo esserci seduti, cominciò a baciarmi e mentre lo faceva, avvertivo le sue mani su tutto il corpo, la sua lingua e le sue mani non mi davano il tempo di realizzare cosa stesse accadendo. Mi sentivo bene, ero felice di essere li con lui; realizzai di non avere più la camicia quando avvertì dei lievi morsi sui capezzoli. Avvertivo dolore e piacere nello stesso tempo, lui a quel punto prese la mia mano e la tenne ferma sul suo cazzo; fu naturale per me tastarne la consistenza attraverso la tela dei pantaloni, poi infilai la mano dentro e mi accorsi che non aveva slip, era meraviglioso stringere quel sesso caldo e sentirlo pulsare tra la mia mano. Stefan si rialzò, e denudandosi completamente, mi disse di farlo anch’io, non mi feci pregare e stendendomi sfilai sia i pantaloni che lo slip insieme. Ero disteso nudo, lui stando in piedi mi guardava, compresi di aver vinto l’imbarazzo di essere nudo in sua presenza, mentre lui esibiva una notevole erezione, io iniziai a masturbarmi lentamente, mi accorsi che il suo cazzo era esattamente il doppio del mio, Stefan mi chiese di mettermi in ginocchio e di baciare il cazzo che intanto aveva avvicinato vicino alle mie labbra. Se non me lo avesse chiesto, forse lo avrei fatto da solo, di conseguenza assunsi la posizione richiestami senza indugiare; Stefan rimanendo in piedi iniziò a strusciare la sua grossa cappella sul mio viso , poi mi disse di succhiarlo, ed io fui lesto ad aprire la bocca per farlo entrare. Mi piaceva sentirlo nella mia bocca, Stefan intanto mi disse di eseguire alla lettera quello che mi suggeriva, in quanto, aggiunse che benché fossi portato a dare piacere, ero ancora inesperto . Io non so il perché, ma fui molto felice nel sentire che ero portato a dare piacere, questo mi spinse ad essere ubbidiente, e di conseguenza cercai di annullare i denti, usare molto la lingua, trattenere il respiro nel momento in cui aprivo la bocca per cercare di farlo entrare quanto più possibile in fondo alla gola, serrare le labbra quando lo facevo fuoriuscire e nel contempo ciucciarlo fortemente come se succhiassi il latte dal biberon; insomma applicai alla lettera tutte le istruzioni che mi dava di volta in volta. Inoltre imparai a leccare le palle facendo uscire molta saliva dalla mia bocca, Stefan mi disse che la cosa principale per fare un buon pompino, era insalivare bene , mi disse che il cazzo doveva scivolare da solo in gola. Mi concentrai a fare tutto ciò che mi aveva detto, mi faceva male la mascella per come cercavo di aprire la bocca per ingoiare quel cazzo durissimo, volevo farlo contento, era piacevole sentirlo gemere di goduria. A quel punto Stefan fece una cosa che mi lasciò per qualche secondo perplesso, dopo essersi girato, si piegò leggermente posizionando il suo culo all’altezza del mio viso; e dopo esserselo aperto con le mani, mi disse di leccare il buco, di farlo infilando il più possibile la lingua dentro. Mi bloccai x qualche secondo, poi nonostante avvertì un odore diverso del suo cazzo, iniziai dapprima timidamente a leccare il buco del culo, lui spingeva verso la mia testa, ma nn gradendo la mia timidezza, mi disse di infilare dentro tutta la lingua altrimenti saremmo andati via. Bastarono quelle parole x farmi applicare al massimo, cercavo di incuneare al massimo la lingua x infilarla dentro. Dopo un po’ di quel lavoro di lingua, che sinceramente dopo un primo momento di disgusto, trovai la cosa eccitante, mi chiese di provare ad infilare le dita nel buco ormai aperto e rilassato. Molto timidamente riuscì ad infilare tre dita ed a farle scorrere nel buco molto agevolmente; lo sentivo gemere di piacere, si muoveva spingendo il sedere contro la mia faccia, compresi che era un lavoro che dava molto piacere, lui intanto si masturbava. Poi di colpo si girò e mi infilò il cazzo in bocca, era enorme, sembrava dovesse scoppiare per quanto era grosso. Mi disse di ingoiarlo il più possibile e di serrare la bocca, aggiunse che tra breve avrebbe sborrato nella mia bocca, mi disse che avrei dovuto bere tutta la sborra altrimenti non sarei mai stato bravo a fare le pompe. Sentivo che si eccitava a dire quelle cose, continuò dicendomi che altri avrebbero pagato pur di sborrare in gola ad un cucciolo come me, aggiunse che se avessi bevuto tutta la sborra senza sputarla, avrebbe continuato ad insegnarmi ad usare tutto il corpo per dare piacere ai maschi. Tutte quelle parole mi esaltarono, mi applicavo su quel cazzo come se da quello dipendesse la mia vita. Presi le sue mani e le posizionai sulla mia testa, lui comprese che volevo essere scopato in bocca, volevo sentirmi guidato da lui. Lo sentivo entrare sino all’esofago per poi riuscire, mi guidava la testa tenendomi per i capelli, a quel punto mi disse “dimostrami che mi ami” e contemporaneamente avvertì del liquido caldo schizzarmi in bocca. Mi ritrovai ad aprire la bocca, lui si era bloccato in fondo alla gola, sentivo il suo cazzo urtare contro l’esofago, ed intanto continuava a sborrare. Mi sembrava di soffocare, avevo dei conati di vomito, iniziai a tossire e di conseguenza ricacciai fuori la sborra che avevo in gola. Stefan uscì dalla mia bocca, ed io sputai la crema che aveva depositato in bocca, mi venivano le lacrime per i colpi di tosse. Una volta rimessomi, compresi che una parte l’avevo ingoiata, in quanto avvertivo un sapore strano, il sapore dello sperma di Stefan, un sapore che in fondo non mi disgustava, anzi mi piaceva; lui mi guardava, poi si abbassò e mi diede un bacio. Fui molto felice quando mi disse “sei stato bravo, hai ubbidito a quanto ti ho detto”; prese dei klinex dallo zaino , e con quelli ci ripulimmo. Ci stendemmo entrambi nudi, mi sentivo bene stretto a lui, disse di volermi insegnare a baciare, e subito dopo posizionò la sua bocca contro la mia. Sentivo la sua lingua che cercava di entrare nella bocca, lo lasciai fare, ruotava dentro la mia bocca, poi le sue labbra si impossessarono della mia lingua ed iniziò a succhiarla .Depositava una quantità enorme di saliva nella mia bocca, e mi parve naturale ingoiarla, cercai di imitarlo e succhiai la sua lingua; ero eccitato avevo il sesso durissimo che sembrava scoppiasse, volevo godere, iniziai a toccarmi, ma Stefan a quel punto smise di baciarmi ed iniziò a dedicarsi al mio cazzo. Mi chiese di fare attenzione a quel che faceva. Ingoiò il mio sesso , e con dei movimenti strani della gola, lo mise tutto in bocca; il suo mento urtava sulle mie palle, rimase fermo per qualche minuto e poi iniziò a deglutire. Avevo l’impressione che l’ugola stringesse la mia cappella, mi piaceva, poi lo fece uscire iniziando un su e giù da favola. Mentre lo ingoiava spalancava la bocca e quando si ritraeva serrava le labbra, riusciva a depositare una quantità enorme di saliva su tutta l’asta. Mi dimenavo, mi pareva di toccare il paradiso tanto mi piaceva: non mi accorsi neppure che aveva messo la sua mano sotto al mio culetto, e cercava di introdurre il pollice nel mio buco. Per un secondo mi irrigidì , lui si accorse e bloccandosi disse di rilassarmi, di spingere in fuori come se dovessi fare la cacca , subito dopo riprese il lavoro di bocca. Feci come mi aveva detto, e dopo un pochino sentì il suo dito entrarmi dentro . La goduria era tremenda , mi sentivo aspirato e penetrato, era molto delicato col dito, mi resi conto di spingere il culetto contro la sua mano per farmi penetrare di più. Ero al punto di non ritorno, stavo per eruttare la mia sborra; gridai di togliersi che stavo per venire, ma lui continuava a succhiare . Compresi che voleva sborrassi in gola, avvertì un calore salire su tutto il mio corpo, e dopo un secondo scaricai una quantità enorme di sborra nella gola di Stefan. Lui si era bloccato con la mia cappella in fondo alla sua gola; continuavo a sbattere il bacino per le convulsioni della goduta, e quando smisi di sborrare, mi rilassai . Solo a quel punto Stefan fece uscire il mio cazzo dalla bocca ; lo fece scivolare fuori mentre serrava le labbra. Lo guardavo , e lui aprì la bocca per mostrarmi che aveva ingoiato tutto, era incredibile , avevo sborrato tanto che non mi pareva possibile berne tanta. Mi accorsi che il culetto mi bruciava, e realizzai di avere due dita di Stefan in fondo al mio buco, aveva introdotto indice e medio completamente dentro senza che mi accorgessi. Si posizionò supino accanto a me ed iniziò a parlarmi: mi diceva delle cose stupende , esaltava la bellezza del mio viso del mio fisico delicato, adorava i miei capelli biondi, disse che il sapore della mia sborra era simile ad un miele pregiato, che non si sarebbe saziato mai, …………….mi addormentai al suono della sua voce con quell’italiano stentato.
Non so quanto tempo trascorse, cominciava ad albeggiare, mi sollevai un pochino e vidi Stefan dormire accanto a me, era bellissimo, si era addormentato steso di schiena con le mani incrociate dietro la nuca . Mi piaceva guardarlo, aveva il cosino poggiato di lato , ed i suoi peli facevano da letto, dormiva anche lui. Provai a carezzarlo, non dava segni di vita, era un uccello morto ; mi curvai e iniziai a dare bacetti al suo cazzo, poi passai a leccarlo delicatamente, ed a quel punto iniziò a dere segni di vita. Sussultava ogni volta che passavo la lingua, iniziava a crescere, guardai Stefan , era immobile ; il suo cazzo si era alzato e decisi di prenderlo in bocca, procurai saliva e lo presi in bocca. Stefan mugolava, compresi che si era svegliato anche se faceva finta di dormire . Ormai era un signor cazzo, era cresciuto, durissimo, mi resi conto di essere contento per come lo avevo fatto eccitare, facevo su e giù con la bocca, lo avevo insalivato a dovere per come piaceva al mio Stefan. Dopo un po’ avvertì le mani di Stefan che pressavano sul mio capo, voleva che andassi più giù, voleva che lo ingoiassi tutto, ed io mi sforzavo per farlo. Ad ogni affondo lo facevo entrare di più; lui non parlava, ma con la pressione leggera della mano mi incitava ad ingoiarne di più. Ricordai come aveva fatto lui, spalancai la bocca e trattenendo il respiro lo ingoiai quasi tutto. Rimasi fermo , ma lui con un colpo di reni mi sfondò la gola mentre con le mani mi teneva la testa in giù. Ero bloccato mi pareva di soffocare, mi disse di respirare con il naso di sforzarmi a tenerlo in gola quanto più possibile, aggiunse che solo imparando a controllare la gola avrei potuto dare piacere ai maschi, avrei potuto imparare a fare le pompe . Quelle parole mi fecero rilassare, Stefan allentò la presa della mia testa, ed io iniziai a controllare i movimenti, lo facevo uscire lentamente e poi affondavo tutta la sua asta in fondo alla gola sino a sentire la sua grossa cappella premere oltre l’ugola . Continuavo con impegno il mio lavoro, mentre Stefan era completamente rilassato: avevo capito il meccanismo, e mi resi conto che il mio piacere in quell’atto dipendeva dal suo godimento , dal suo piacere. Stefan ogni tanto mi indicava ciò che più li procurava piacere, per esempio mi disse di giocare con la punta della lingua sulla cappella , come se volessi farla entrare nel buchetto. Poi mi chiese se volessi che mi sborrasse in bocca, io annuì con il capo, in effetti lo desideravo, volevo sentire il suo sapore in bocca, volevo provare quel che aveva provato lui quando aveva ingoiato la mia; aggiunse che però dovevo berla tutta non dovevo sputare, altrimenti mi sarei comportato da ragazzino. Quella frase mi diede fastidio, non volevo essere trattato da ragazzino, e come risposta aumentai il ritmo del pompino. Dopo pochissimo di quel trattamento, Stefan disse che stava per sborrare, io assunsi una posizione più comoda inginocchiandomi, e contemporaneamente ingoiavo in maniera sempre più veloce il suo cazzo, lui disse di ingoiarlo tutto sino in fondo e di non muovermi, in quel modo avrebbe sborrato direttamente in fondo alla gola, mi sarebbe piaciuto di più. Così feci, trattenni il respiro e mi infilzai di bocca contro la sua asta: rimasi fermo per alcuni secondi, e subito avvertì schizzi violentissimi direttamente nell’esofago. Anche in quel modo mi veniva da vomitare, ma mi sforzai a rimanere fermo, non volevo fare la figura del “ragazzino”. Avvertì circa 4- 5 schizzi , e poi lentamente indietreggiai con la testa , lui continuava a sborrare riempiendomi la bocca, ne eruttava tanta che iniziai a mandarla giù, non appena ingoiavo, avevo di nuovo la bocca piena; aveva una sapore leggermente acidulo, a volte mi pareva insipida, calda, molto consistente, avvertivo granuli sulla lingua, era una sensazione stupenda, mi pareva impossibile riuscire a fare sborrare un ragazzo nella mia bocca, prima di allora pensavo che un maschio poteva sborrare da solo o con una ragazza; ero felice. Mi accorsi che non sborrava più, e comunque avevo la bocca ancora piena, lasciai uscire il suo cazzo dalla bocca che aveva già perso la consistenza di prima, e mi misi a giocare con la sborra che avevo in bocca , la deglutivo lentamente, volevo assaporarla per bene , volevo conservare quel sapore. Stefan si sollevò e baciandomi assaporò la sua stessa sborra, mi puliva la bocca con la lingua ed ingoiava. Mi sentivo felice, avevo capito che era contento di me, ed infatti disse che ero stato bravissimo, che non aveva goduto con nessuno in quella maniera, aggiunse che era impossibile essere così bravi al primo pompino, e che generalmente non tutti si fanno sborrare in gola come avevo fatto io; nel dire questo, si posizionò dietro di me e strusciò il suo arnese contro il mio culetto, dicendo che sicuramente anche col culetto sarei stato bravissimo. Avvertì dei brividi quando si strinse contro, e mi fu spontaneo dire che sarei stato suo anche di culo. Erano le sei e rapidamente ci avviammo verso casa, volevo arrivare prima che i nonni si svegliassero.

(continua)

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15/12/2009 12:49

tito

Non mi hai deluso affatto, anzi, apprezzo molto...e non è nella perfezione il bello...ma negli occhi di chi guarda e legge, se trasmeti emozioni così va già molto bene...continua, aspetto sempre i tuoi racconti con curiosità ed eccitazione...io purtroppo non sono altrettanto bravo ma prometto che ci penserò a riportare le mie esperienze...

15/12/2009 09:27

babypass

!!!! no tito , mi spiace, ma non posso scrivere di una cosa che non si è mai verificata (con grande dispiacere dei miei).Sarebbe difficile descrivere sensazioni mai provate. Potresti magari farlo tu........ aperto a tutte le esperienze. Sicuramente ti avrò deluso, scusami ma non posso essere "perfetto"

14/12/2009 21:07

tito

Bravo baby...sempre eccitante il tuo racconto...una curiosità...entrerà nel gioco anche una ragazza ad un certo punto? saluti

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