• Pubblicata il
  • Autore: IL NARRATOR CORTESE
  • Categoria: Racconti ricatto
QUELLA PROPOSTA INDECENTE - 4° capitolo - Lecce Trasgressiva

QUELLA PROPOSTA INDECENTE - 4° capitolo - Lecce Trasgressiva

Con maggiore velocità, il dott.LUCA continuò a sditalinarla in silenzio. - Lei si masturba? - A... a volte... Ammise infine Irina, chiedendosi cosa avrebbe pensato suo marito della sua confessione. In fondo non accadeva molto spesso, solo una volta ogni tanto. - Perfetto! A noi uomini maturi piace guardare le ragazze sditalinarsi da sole... Lei lanciò l'ennesimo sguardo accusatorio verso Mauro che continuava a guardarla senza reagire. Sentì chiaramente l'emozione della vergogna arrossire il suo viso. Chiudendo gli occhi, fece scivolare delicatamente il suo indice nella sua fessura bagnata. Lentamente, cominciò a strofinarsi e, nonostante la repulsione, iniziò presto a respirare pesantemente e a macinare i fianchi mentre massaggiava il clitoride. Presto raggiunse un involontario orgasmo. - Brava... così... Non sembra poi tanto sprovveduta come voleva appparire. Le piace succhiare il cazzo? - Veramente non l'ho mai fatto... Il dott. LUCA scoppiò in una fragorosa risata e si rivolse al marito. - Neanche il suo? - No... Rispose Mauro scuotendo la testa. - Allora vuol dire che abbiamo un sacco di allenamento da fare! Le piacerebbe che tua moglie succhiasse il suo cazzo? - Non... non so... forse sì... - L'ha sentito Irina? Venga qui e gli succhi il suo cazzo. È importante che sappia come si fa e mi sembra corretto che cominci con suo marito. Lei rimase immobile, nuda e con la mano ancora tra le gambe. Non voleva ammettere di aver baciato il suo cazzo una volta. Era successo lo scorso capodanno, erano andati a una festa e lei aveva bevuto un po' troppo. Quando tornarono a casa, iniziarono a scherzare, a turno si spogliarono a vicenda. Levandogli i pantaloni, aveva visto il suo pene rigido e, senza pensarci, aveva afferrato l'asta, si era chinata e lo aveva baciato sulla punta. Tutto qui. Irina si avvicinò al marito e lui allargò le gambe. Lei allungò le mani, gli slacciò la cintura e poi i calzoni. Fu disgustata ma eccitata allo stesso tempo quando il suo cazzo eretto si manifestò davanti ai suoi occhi, rivelando una altrettanto insana eccitazione. Istintivamente lo afferrò, facendo scivolare la mano su e giù, come aveva già fatto infinite volte, con la differenza che adesso avrebbe dovuto infilarlo in bocca. Dalle rare conversazioni volgari che aveva avuto con altre ragazze, sapeva che agli uomini piaceva particolarmente essere baciati e leccati sul glande e sul frenulo, così si fermò con le labbra premute contro la testa del pene e poi aprì leggermente la bocca.  CONTINUA

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